Ecco una serie di temi che con Insieme portiamo avanti dal 2009 posti in forma di domande all’ IVASS (l’Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni); domande che rappresentano anche un “programma” per la nostra Cooperativa.

Leggendo le notizie che escono in questi giorni sulle riforme del mercato RCA mi sovvengono alcune domande che che farei a IVASS e che butto giù molto velocemente a mò di bozza, si tratta di pensieri rivedibili ma che possono essere base di ragionamento su alcuni temi che ritengo importanti.
 
Iniziamo:

– Mi pare sia un gran bene la introduzione dell’ “archivio antifrode” ma chi potrà accedere a detto archivio ?

Solo le Compagnie o non è meglio liberalizzare l’accesso a TUTTI gli intermediari ? il timore è che rimanga relegato a pochi utenti “direzionali” che tutto potranno sapere e vedere lasciando nell’ignoranza le reti che realmente vengono in contatto con i clienti ( e i potenziali frodatori)
 
-L’Ania ha una potente banca dati, quella relativa ai veicoli assicurati ed al loro storico; Oggi chi può accedere alla banca dati Ania ? Oggi sono solo le compagnie Socie di Ania, le quali condividono solo parzialmente gli accessi con le “reti”.
Non è meglio liberalizzare l’accesso a tutti gli iscritti al RUI ( Registro Unico Intermediari) scorporandolo dai sistemi di Compagnia  ?
 
-Quando l’Ivass parla di “aumentare la concorrenza tra imprese sull’ RCA” cosa intende fare per “attrarre operatori esteri” e (meglio ancora) per fare nascere nuovi operatori italiani ?
 
-Non sarebbe opportuno abbassare i parametri normativi e patrimoniali per praticare le garanzie del ramo RCA in presenza di riassicuratori che accettano di assumersi parte del rischio della neonata Compagnia ?
 
-E non si potrebbe istituire la nuova categoria delle “Mutue Assicuratrici” di cittadini, assicurazioni di secondo livello che possono prestare polizze a proprio marchio dopo averle acquistate “all’ ingrosso”da primarie compagnie o riassicuratori ? Questo non introdurrebbe il concetto di “contrattazione collettiva” nel mercato dando forza all’UTENZA ?
 
-Per abbassare i costi della mobilità pubblica non si potrebbe abbassare il carico fiscale sulle polizze di BUS urbani ed extraurbani attualmente pari a quello delle polizze per veicoli privati ?
 
-Quando verrò eliminato l’anacronistico contrassegno assicurativo ? (oggi per verificare la copertura di un mezzo basta una app dello smartphone)
 
-e quando il contrassegno sarà abolito non sarebbe opportuno slegare le durate delle polizze dalla consueta “annualità” consentendo al mercato di operare liberamente su ogni tipo di durata infra-annuale ?
 
-Non sarebbe opportuno accorpare le sezioni del RUI in una unica sezione (quella dell’ assicuratore, eliminando le sezioni A, E , B, D ecc….) e lasciare alla libera scelta dell’ operatore il modo di rapportarsi al mercato ?
 
-Per quale motivo è consentito alle compagnie web di applicare tariffe antiselettive fortemente territorializzate ?
Non sarebbe opportuno normare che il massimo differenziale tra la polizza meno costosa e quella più costosa nel medesimo CAP è al massimo del 300% per evitare che le compagnie eludano l’obbligo di assicurazione “sparando prezzi a caso” per allontanare utenti con profili non appetibili (Neo patentati, giovani, auto costose) ? 
 
-Per quale motivo da un lato si consente alle Compagnie di “smantellare” le strutture liquidative sul territorio e dall’ altro si allungano per legge i termini nei quali le stesse possono fare una offerta economica al cliente senza andare in “sanzione”?, non dovremmo invece andare verso un miglioramento dei tempi invece di allungamenti ?
 
-La introduzione dell’ Accertatore “privato” che interviene sul sinistro al posto della Polizia Municipale potrebbe abbattere il contenzioso post sinistro ?
 
-Quando verrà eliminato l’anacronistico “attestato di rischio originale”, oramai perfettamente inutile stanti le complete banche dati a disposizione delle Compagnie che duplica costi e la cui esistenza è solamente un “demotivatore” a cambiare compagnia in quanto spesso se lo si perde ci si deve recare presso la vecchia agenzia per richiederne un duplicato ?
 
-Per quale motivo la IVASS sanziona le imprese di assicurazione quando queste non ottemperano le norme a tutela degli Utenti e poi “permette” che detti costi siano scaricati sulle polizze ? (immagino che la risposta sia che l’IVASS non lo permette,…purtroppo è quello che effettivamente succede), non sarebbe meglio prevedere una partita di Bilancio che sterilizzi la sanzione e lo faccia gravare sull’Utile finale della Compagnia ? Che senso ha comminare 100 milioni di euro di sanzione alle Compagnie se poi le tariffe aumentano di 100 milioni di euro per effetto della sanzione ?
 
-Si può prevedere un meccanismo “forfetario” e univoco per la gestione delle “riserve dei sinistri” per evitare che la Compagnia accantoni cifre troppo elevate al solo fine di figurare costi che poi realmente non sosterrà ? Non si potrebbe istituire una “banca dati dei sinistri a riserva” ?
 
-Le Compagnie di solito non denunciano i tentativi di truffa, i rappresentanti legali della Compagnia temono controdenunce per Diffamazione e costi e tempi lunghi; perché allora non prevedere la “procedura d’ufficio” quando il sinistro è dichiaratamente truffaldino ? In questo modo si tutelerebbero gli Amministratori e le truffe sarebbero sempre perseguite, non solo nel 10% scarso dei casi.
 
-Perchè non prevedere che i testimoni del sinistro, in caso di contenzioso, siano obbligati a produrre dichiarazione scritta firmata innanzi a pubblico ufficiale ? Il prefigurarsi della “falsa testimonianza” sarebbe probabilmente un deterrente per chi non è realmente mosso da intenti bonari.